Lasciar fare all’Universo è un frase che significa comprendere e accettare che non abbiamo il controllo su tutto. Significa notare e apprezzare le cose meravigliose che avvengono dentro e fuori di noi, senza la nostra volontà. E imparare a lasciare che siano.
Secondo una visione mindful, l’Universo cerca di farci comprendere che l’unica voce che ha senso ascoltare è quella dentro di noi. Noi però purtroppo dubitiamo, ci angosciamo, perdiamo le nostre certezze, ascoltiamo più l’esterno dell’interno. E così non facciamo altro che sentirci ancora più smarriti e disorientati.
Che cosa dice la nostra voce interiore?
Innanzi tutto dice che noi abbiamo tutte le risorse che ci servono per superare questo e altri momenti, che custodiamo dentro di noi tutte le risposte, sappiamo quello che conta per noi, quello su cui vogliamo investire, in cui crediamo, che visualizziamo e desideriamo nel nostro futuro. Questi sono i pensieri da coltivare e alimentare in noi.
Tutto è in teoria possibile, ma come andranno poi veramente le cose dipenderà anche molto dalla nostra determinazione, dal nostro atteggiamento, dalla nostra volontà e dalla capacità di restare fedeli a tale volontà, senza far vincere le paure, i dubbi, le insicurezze.
Dentro di noi abbiamo tutte le risposte
Dentro di noi conosciamo esattamente la vita la vorremmo. In parte l’abbiamo costruita, in parte la dobbiamo ancora costruire, con compromessi e sfide che siano momenti di crescita e occasioni per applicare i valori nei quali crediamo (ad esempio: gratitudine, accoglienza, accettazione, sincerità, adattabilità, coraggio… quali sono i tuoi?). Senza rinunciare alla parte più vera di noi, senza sacrificarci oltre misura, ma andando incontro a tutto con gioia e positività, stando nelle situazioni con l’atteggiamento migliore possibile o uscendo dalle situazioni quando queste sono in contrapposizione con la nostra natura. Con il coraggio di essere fedeli a noi stessi, prima di tutto. Secondo la mindfulness è quella la strada per la felicità e l’armonia, con noi e con chi ci sta accanto.
Dalle piccole grandi cose capiamo quanto abbia senso dare fiducia all’Universo e lasciarci guidare, leggere i segnali e ascoltare noi stessi, compiere le scelte che sentiamo maggiormente risonanti in noi, che sembrano chiamarci a gran voce, attrarci in maniera quasi magica. Tutto sta a imparare a capire, ascoltare, agire con virtù.
Abbiamo voglia di crescere, di imparare, di avere la vita che desideriamo, di essere felici. Altrimenti non saremmo qui ora a leggere queste righe e non ci impegneremmo nel nostro percorso di evoluzione personale. Abbiamo voglia quindi di ascoltarci, comprenderci, rispettarci. Solo in questo modo tutto sarà possibile. Capendo con chiarezza ciò che desideriamo e ci fa stare bene, e avendo fiducia in noi e nel fatto che possiamo realizzarlo. E che l’Universo parteggia per noi!
Nel frattempo, ci riposizioniamo su di noi, sulle nostre esigenze e sui nostri desideri. Smettiamo di cercare, smettiamo di chiedere, smettiamo di pretendere. Lasciamo che le cose semplicemente arrivino a noi. Non passivamente, bensì coltivando la nostra migliore attitudine.
Attraverso che cosa passa tutto questo?
Accoglienza, fiducia, sicurezza. Accettiamo noi e il mondo per quello che è e scegliendo con chi relazionarci e come, capiamo chi può aiutarci in ciò che cerchiamo e chi no, lasciamo che le cose vadano da sé, lasciamo fare all’Universo.
Quando abbiamo intrapreso il nostro percorso di crescita, abbiamo seminato una piantina. Non continuiamo a smuovere la terra intorno alla piantina della nostra evoluzione. Non faremmo altro che rallentarne la crescita.
Teniamoci impegnati e portiamo avanti i nostri progetti, attendiamo con curiosità che qualcosa di bello si manifesti nella nostra vita. Siamo sicuri di noi, di quanto valiamo, delle nostre potenzialità, delle nostre qualità e non permettiamo né a noi stessi né ad altri di metterle in dubbio. Valorizziamoci. Siamo fiori preziosi, alberi forti: non ci lasciamo né calpestare, né maltrattare, né cogliere da nessuno. Non ci lasciamo abbattere, né criticare malignamente, né fare a pezzi. Al limite ci lasciamo ammirare da coloro che riterremo degni. 😉
Perché soffriamo?
Soffriamo perché non sappiamo lasciar andare, non sappiamo arrenderci, non sappiamo accettare. Fatichiamo a stare fermi, a non fare nulla, a lasciar fare all’Universo, per quanto siamo decisi a farlo. Va bene, stiamo imparando. Diamoci tempo, siamo pazienti con noi stessi. Tutto il lavoro su di noi ci porta in una precisa direzione. Talvolta non la vogliamo vedere o ci rifiutiamo di seguirla. E allora spesso la strada si fa impervia.
Questo non significa che la strada debba essere sempre facile e in discesa, ma un conto è faticare per un fine di benessere, per superare un nostro limite o per migliorarci, un altro conto è incappare sempre negli stessi errori, ripeterli e non progredire.
La linea di demarcazione sta nell’ascoltare il nostro istinto e il nostro intuito, nel fare scelte per il nostro bene. Se la direzione che prendiamo ci fa stare troppo male senza che ci aiuti a superare i nostri limiti o i nostri blocchi, probabilmente significa che c’è qualcosa da correggere, che sia la direzione stessa o i modi o i tempi. E in quel caso, in quel particolare settore o con quella particolare persona, restiamo un momento fermi – per quanto difficile possa essere e spesso lo è parecchio – attendiamo senza aspettative, rimaniamo aperti rispetto a ciò che accadrà o non accadrà, lasciamo fare all’Universo al quale abbiamo espresso il nostro desiderio di riceve e dare amore, soddisfazione, realizzazione e di vivere relazioni amorevoli e appaganti, di essere sereni, gioiosi, felici. Noi stessi.
Due fondamenti del lasciar fare all’Universo
Nell’insegnamento del lasciar fare all’Universo ci sono due concetti, secondo me molto belli.
- Il primo è che le cose si realizzano in modi e tempi che non dipendono da noi e che non possiamo controllare, quindi a nulla serve forzare le cose, anzi probabilmente solo a rallentarle.
- Il secondo è che una volta piantato il seme bisogna curarlo ma lasciare che si sviluppi da solo, senza smuovergli la terra intorno per controllare se ha messo radici, poiché in questo modo si rischia solo di farlo morire.
Quindi fiducia totale, assenza di controllo, abbandono delle aspettative, accettazione della realtà. Avverrà quello che dovrà avvenire nel momento in cui dovrà avvenire e sarà la cosa migliore per noi.
Parte inscindibile del lasciar fare all’Universo: l’accettazione
Accettazione come accoglienza senza giudizio, senza etichette, senza catalogazioni, senza definizioni. Accettazione come reale presa di coscienza della realtà e di quello che comporta, senza tentare di modificarla, senza tentare di spiegarla o di incasellarla in schemi precostituiti, quasi nemmeno di comprenderla, laddove la nostra comprensione non può arrivare. Ci sono cose che non capiamo, grandi e piccole, enormi come i misteri dell’intera esistenza e “minori” come le infinite sfaccettature degli esseri umani. Accettazione significa accoglienza di come un individuo è fatto, senza tentare di cambiarlo, senza avere pretese sul suo comportamento, senza chiedersi che cosa il suo comportamento significhi. Poiché non esiste sempre una spiegazione logica, ognuno segue i propri processi mentali, le proprie sensazioni, le proprie priorità. E lo stesso vale per gli eventi e le situazioni, che seguono dinamiche che non conosciamo né comprendiamo.
Il nostro potere
Possiamo “limitarci” a scegliere, questo sì. A scegliere se rimanere in un determinato luogo, se continuare a frequentare una determinata persona, se restare in un certo ambiente. Il nostro grande potere e la nostra grande responsabilità rispetto alla vita.
Non possiamo decidere modi e tempi in cui i nostri desideri si realizzeranno, ma possiamo crederci, immaginarci nel compimento del nostro desiderio, restare fedeli al nostro obiettivo e ai nostri valori, e poi lasciar fare all’Universo, con la curiosità e l’apertura mentale di abbracciare ciò che arriverà, la capacità di saper cogliere le opportunità dentro ogni situazione, la volontà di saper crescere dentro ogni esperienza.
Questa, secondo la mindfulness, è la grande sfida a cui siamo chiamati. Tanto semplice quanto difficilissima, poiché implica affidarci completamente senza mai perdere la fiducia e al tempo stesso compiere le scelte più consone per noi, più rispettose della nostra natura e del nostro essere, più vere per noi, più in risonanza con il nostro sentire profondo.
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Nota: ognuno dà un proprio significato all’Universo. C’è chi lo considera Dio, chi Vita, chi Energia, chi Intelligenza Superiore, e così via. Il nome poco importa, quello che conta è la sensazione di essere guidati, amati, e sentirsi parte di qualcosa di più grande.