Buongiorno! Mi pare di aver capito che la mindfulness può aiutare a trovare la serenità e la pace interiore. Può spiegarmi per favore come? Cordiali saluti. ***
Ho ricevuto questo messaggio dal portale pochi giorni fa e in passato ne ho ricevuti altri analoghi, in cui le persone si dichiaravano interessate alla mindfulness ma non sapevano e mi chiedevano operativamente come e che cosa fare. Mi fa molto piacere quando qualcuno mi scrive perché è sempre per me fonte di nuove idee, oltre che un importante riscontro a ciò che faccio.
Dare una risposta in poche righe mi è impossibile, o meglio, potei provarci ma finirei per dare una risposta simile a tante definizioni della mindfulness che alla fine risulterebbe comunque teorica.
D’altronde come trovare serenità e pace è una domandona. Non esiste un modo, non esiste il modo e sicuramente non ne esiste uno semplice e uguale per tutti. Nemmeno con la mindfulness.
Ma da persona concreta e amante della praticità quale sono, provo a dare qualche consiglio, che non vuole risultare una formula prodigiosa, ma un suggerimento, un’idea di possibili azioni da compiere, che poi ciascuno potrebbe e dovrebbe modellare su se stesso.
Pratica e Osservazione
La mindfulness è una pratica, quindi PRATICHIAMO. Come? Ritagliandoci ogni giorno 10 minuti per stare con noi stessi. Possiamo chiamarli meditazione, raccoglimento, contemplazione… poco importa. Noi ogni giorno ci mettiamo in un luogo tranquillo (poi non sarà necessario ma all’inizio la quiete aiuta), comodi, con gli occhi chiusi (idem) e OSSERVIAMO il nostro corpo e la nostra mente. Osserviamo senza formulare giudizi, osserviamo senza né attaccarci né rifiutare le sensazioni o i pensieri, osserviamo senza fare altro se non osservare.
Che cosa cambia facendolo tutti i giorni? per me ha cambiato tutto! Quei 10 minuti giornalieri hanno portato tranquillità alle intere giornate e ho iniziato a inserire questa abitudine nella mia vita… il che ci porta verso il secondo punto.
(Puoi leggere anche: Perché meditare?)
Attenzione e Ascolto
Portiamo l’attenzione a noi iniziando a dedicarci quei pochi minuti tutti i giorni, in un modo forse nuovo e inusuale, impariamo ad ASCOLTARCI anche al di fuori di quel breve (ma importantissimo) esercizio. Quel medesimo atteggiamento mentale che cerchiamo di mantenere durante un momento di raccoglimento proveremo a portarlo nella nostra giornata, fermandoci ogni tanto e chiedendoci se stiamo prestando attenzione a ciò che facciamo, se siamo nel presente (o magari nel passato o nel futuro), se stiamo dando ascolto a noi stessi. In pratica, trasporteremo quella condizione mentale che abbiamo conosciuto durante la meditazione negli altri momenti della nostra giornata. Così cominceremo a comprendere che cosa significa essere consapevoli e a esserlo.
(Puoi leggere anche: Attenzione, Intenzione e Osservazione)
Impegno e perseveranza
Come in ogni pratica, sono necessarie disciplina e costanza. Occorre tempo. Non solo i famigerati 21 giorni perché la nostra mente riconosca un’azione come abituale e quindi familiare e l’accetti e non le si opponga, ma perché gli insegnamenti della mindfulness e ciò su cui si basa entrino a far parte della nostra vita in maniera graduale e naturale.
La mindfulness è sì una pratica ma è soprattutto un’attitudine mentale, ovvero una “disposizione innata o acquisita (fisica, psicofisica, o psichica) che rende possibile o facilita lo svolgimento di particolari forme di attività” [Treccani]. Occorre che acquisiamo, apprendiamo, assimiliamo questa attitudine se non abbiamo la fortuna di averla innata in noi, e possiamo farlo solo con diligenza, volontà, persistenza.
Può sembrare strano metterci tenacia al fine di rendere qualcosa a noi naturale, eppure questo è il principio di ogni disciplina. Una volta fatto nostro, acquisito, potremo plasmarlo a nostra immagine, ma prima è necessario che lo padroneggiamo.
Leggere e studiare
Mai smettere di essere curiosi, di cercare risposte, di formulare domande, di confrontarsi con altri pareri, di sentire tante voci, di sperimentare modalità differenti e correnti di pensiero differenti, mai smettere di documentarsi, di capire, di sapere… Solo così si possono raccogliere gli elementi per formulare un proprio modo, che funziona per noi e che nel tempo si potrà modificare insieme a noi, come ci modifichiamo noi.
(Puoi leggere anche: Domande frequenti sulla mindfulness)