Accettazione di Noi

Accettazione di Noi

L’accettazione è un concetto più complesso di quanto non possa sembrare.

Spesso lo confondiamo con la passività o la rassegnazione, ma non ha nulla a che fare con tutto ciò.

L’accettazione, come ogni insegnamento mindful, parte da noi stessi, riguarda noi stessi.

Dovrebbe essere un nostro punto fermo. 
Significa dire: “ok, io sono così”, ora, in questo momento. Senza giudizio, semplicemente prendendo atto della situazione presente.

Accogliendo ogni aspetto e ogni parte di noi. Dicendoci che va bene così perché le nostre esperienze e il nostro vissuto ci hanno portati a essere quelli che siamo oggi. Va bene così. Ci accettiamo così come siamo.

Quest’accettazione dovrebbe essere profonda, vera, autentica. Un amore per noi senza se e senza ma. Andiamo davvero bene così. Non potremmo essere diversamente. Non potrebbe esistere versione diversa di noi perché non saremmo più noi. 

Le scelte che abbiamo fatto sono state le nostre scelte. Non le giudichiamo, non ha senso farlo, sono passate; e se oggi faremmo scelte diverse, questo significa solo che nel frattempo siamo diventati persone un po’ diverse, abbiamo fatto tesoro delle nostre esperienze, siamo cresciuti.

Il giudizio non fa altro che aggiungere peso a qualcosa che non si può modificare. Abbandoniamolo. Non sprechiamo energie a pensare a quello che non è più; abbiamo tutto il presente su cui agire!

Che cosa ci piace di noi, che cosa decidiamo di valorizzare di noi? 

Quali sono le cose per cui siamo fieri di noi stessi?

Ci sono senz’altro, si tratta solo di metterle bene a fuoco.

Che cosa, invece, ci piacerebbe, gradualmente, cambiare o migliorare?

È possibile farlo, se davvero lo si desidera.

Ecco, quindi accettazione di noi con consapevolezza come fondamentale attitudine che la mindfulness ci consiglia.

Non ci può essere evoluzione, mutamento, maturazione senza una solida base da cui partire.

Se sentiamo di voler tracciare una rotta, prima è necessario fissare il punto in cui siamo.

 Siamo qui, va bene. Qualunque punto sia va bene, perché da quella posizione noi possiamo iniziare la nostra navigazione.
Fissiamo il compasso e tracciamo la circonferenza.
Un cerchio alla volta.