Mindfulness in italiano si può tradurre proprio con consapevolezza o con pienezza della mente o presenza della mente a se stessa.
mind = mente
ful = pieno
ful-ness = pienezza
Ma consapevolezza di che cosa?
Di tutto, in realtà. A partire da se stessi. Soprattutto di se stessi.
La Mindfulness insegna a essere coscienti del proprio corpo con tutte le sensazioni che trasmette e della propria mente con tutti gli stimoli che manda.
Insegna a stare in ascolto, a prestare attenzione, a essere presenti e a vivere il momento completamente, a esserne pienamente immersi, senza distrazioni.
Se sappiamo ascoltarci davvero, se sappiamo dare valore a ciò che le varie parti di noi ci comunicano e lo facciamo in modo consapevole, saremo in grado di stare meglio perché saremo e agiremo in linea con la nostra essenza, con la nostra natura, sapremo compiere le scelte migliori per noi.
Questa è consapevolezza.
Quando si impara a vivere in modo mindful non esiste (quasi) altro che l’attimo che stiamo vivendo, questo preciso istante nel quale siamo, adesso, che è tutto quello che abbiamo, e non è poco!
La consapevolezza ci porta ad avere una chiara visione innanzi tutto di noi: conoscere le nostre esigenze, i nostri desideri, sapere chi siamo, chi siamo davvero, nel profondo, spogliati da tutte le sovrastrutture che troppo spesso abbiamo.
Ci porta al nucleo di noi, a quella parte che non sveliamo (quasi) mai… e non dobbiamo svelarla nemmeno adesso, infatti, tranne che a noi stessi.
Chiederci:
io chi sono davvero? chi voglio essere?
qual è la parte di me alla quale non posso rinunciare perché se lo facessi mi snaturerei?
qual è la parte di me che rimane, che permane, nonostante tutto, qualunque cosa accada?
Ecco, è quella.
Questa è consapevolezza.
Conoscerci. Conoscerci senza filtri, senza timori.
E accettarci.