Attenzione, intenzione e osservazione sono concetti strettamente correlati.
Non a caso una delle definizioni più diffuse date da Jon Kabat-Zinn della mindfulness è:
“porre l’attenzione in maniera intenzionale (nel momento presente e senza giudizio).”
L’attenzione diviene quasi sinonimo di consapevolezza, in quanto tensione, interesse, concentrazione verso tutto ciò che ci riguarda e ci circonda. Soprattutto all’inizio, la volontà di portare attenzione verso il presente, con tutto quello che porta e comporta dentro e fuori di noi, è fondamentale. Con il tempo diventa più naturale.
Attenzione significa restare, esserci, completamente, totalmente, rimanere concentrati sull’azione che si sta svolgendo o sul concetto che si sta sviluppando.
È un atteggiamento che non lascia spazio alla distrazione, al vagare della mente, al portare avanti più attività contemporaneamente.
Si è nel presente con tutte le energie di cui si dispone, fisiche e mentali.
L’intenzione è anch’essa una componente fondamentale della pratica, la cui applicazione implica l’intento e la volontà di sviluppare la pratica stessa.
Senza intenzione non può esserci attenzione, soprattutto quando si è poco allenati.
Sì, perché anche la mente, così come il fisico, necessita di allenamento per apprendere comportamenti che non le sono naturali.
Uno di questi è l’osservazione.
Quante volte osserviamo senza vedere?
Guardiamo senza notare?
Siamo distratti, svogliati, disattenti?
Un atteggiamento mindful coltiva l’osservazione, che viene eletta a pilastro della consapevolezza, in quanto base imprescindibile da cui partire.
Osservare il mondo è già un ottimo esercizio. Osservare se stessi con curiosità ancora di più.
Si osservano il proprio respiro e i propri pensieri.
E già il semplice osservare è una pratica per nulla semplice.
Osservare anche solo per pochi minuti tutto ciò che ci attraversa la mente senza esserne inghiottiti, travolti o rapiti, continuando a tornare all’osservazione senza fare altro. Il che significa accogliere i pensieri, le emozioni e le sensazioni, e non venirne assorbiti.
Osservarli.
Semplicemente.