Dire sì alla vita

dire sì alla vita

Lo spunto per scrivere questo articolo e per il titolo me l’ha dato una serie televisiva molto carina su Netflix, Grace and Frankie, interpretata da Jane Fonda e Lily Tomlin. In due parole, è una commedia le cui protagoniste sono due donne di oltre settant’anni che si ritrovano single dopo che i rispettivi mariti, e tra loro soci in affari, decidono di mettersi insieme e di sposarsi. Iniziano così una nuova vita, tra diverse peripezie.

Ogni tanto le due donne fanno ‘la serata sì‘, in sostanza un periodo di tempo in cui non è possibile dire di no a proposte, offerte o qualunque altra cosa si presenti loro. Naturalmente spesso vivono situazioni divertenti e originali, com’è nello spirito della serie. Farlo per un periodo di tempo circoscritto e con una compagnia fidata, è teoricamente possibile. Farne una filosofia di vita può diventare difficile, se non addirittura pericoloso e indubbiamente può allontanarci dal nostro cammino e da quello che desideriamo per noi.

Senza arrivare agli estremi, questa sorta di sfida a cui loro ogni tanto si sottopongono volontariamente, è un concetto interessante. O quantomeno lo è per chi, come me, crede che l’Universo – o Dio, o la vita, o una presenza superiore, in qualunque modo vogliamo chiamarlo e in qualunque modo ce lo raffiguriamo – voglia il nostro bene e ci guidi in maniera più o meno chiara.

Spesso, tra il serio e il faceto, si tirano in ballo i cosiddetti segnali dell’universo o le sincronicità o le coincidenze (che non esistono). Per indicare come talvolta ci siano dei segni e delle opportunità che ci si presentano e che magari non siamo in grado di cogliere e addirittura nemmeno di vedere o di capire.

Che cosa significherebbe quindi imparare di più a dire di sì alla vita? Imparare ad accogliere e ad abbracciare le situazioni e le opportunità che la vita ci presenta?

In una certa misura, credo che potrebbe essere molto interessante e sarebbe un utile esercizio per la nostra mente.
Troppo spesso siamo in balia dei nostri condizionamenti ahimè talvolta limitanti, delle nostre credenze, dei nostri pregiudizi. E ci precludiamo la possibilità di scoprire che magari le cose potrebbero essere diverse da come noi crediamo o ipotizziamo.

Sarà capitato anche a te di partire con una certa idea verso una persona, un luogo, un evento e poi ricrederti, perché la realtà dei fatti non coincideva con la tua aspettativa. Questo naturalmente può accadere generando sia uno stupore piacevole che spiacevole. Resta il fatto che la vita è in grado di sorprenderci molto più di quanto siamo in grado di fare noi con noi stessi. Perché noi restiamo comunque profondamente e intimamente legati a ciò che siamo. Ciò ci porta a essere centrati, ad avere una forte identità, a credere in noi stessi, difendere i nostri valori. Talvolta però ci porta anche ad avere un po’ i paraocchi, per mancanza di coraggio o semplicemente di fantasia.

“What you can plan is too small for you to live. What you can live wholeheartedly will make enough plans.”
“Ciò che puoi pianificare è troppo piccolo per te da vivere. Ciò che puoi vivere con tutto il cuore farà abbastanza piani.”
(David Whyte)

Allora, di nuovo: che cosa avverrebbe se imparassimo a dire di più di sì alla vita?

Non lo sappiamo, però potrebbe essere una sfida interessante e curiosa. E potrebbe insegnarci a vivere nel momento presente, a goderne a pieno.

Questo argomento si collega ai vari pilastri della Mindfulness, oltre alla curiosità sopracitata.

Per primo mi viene in mente il lasciar fare all’universo ovvero l’imparare a non opporsi a ciò che è o potrebbe essere.

L’accettare, insita nel significato stesso di dire di sì, come sinonimo di gradire, accogliere, ricevere. Se ci pensi, accettare è utilizzato quasi sempre per cose belle: si accetta un regalo, un invito, una proposta. Lo stesso si può fare con la vita, che è essa stessa un dono.

Poi penso alla fiducia, quindi cercare di fidarci delle possibilità che abbiamo nel momento in cui le abbiamo. Un’opportunità di lavoro o l’occasione di vedere una persona… forse, se si presenta in un determinato momento, ha un significato. Forse vale la pena approfondire questo significato e vedere dove ci porterebbe seguire quella strada. Senza sforzo, semplicemente lasciandoci guidare, con pazienza e coraggio.

E comunque, aldilà delle singole circostanze a cui siamo sottoposti molteplici volte nell’arco di una sola giornata, dire sì alla vita in modo mindful favorisce un atteggiamento mentale, un’apertura di cuore, una maggiore disponibilità nei confronti della vita stessa e di tutto ciò ne fa parte.

Se alziamo per un momento gli occhi al cielo e osserviamo l’azzurro o le nuvole o il sole, o il blu scuro o le stelle o la luna, possiamo sentire quanta connessione ci sia tra noi e tutto ciò che ci circonda. La nostra presenza in questo mondo è significativa. Al tempo stesso è una presenza in mezzo a molte altre presenze significative, compresa forse una presenza superiore.

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