Mantenere la perseveranza

Mantenere la perseveranza

L’importanza di non arrendersi e di nutrire la fiducia anche nei momenti difficili 

All’inizio di un progetto o di una nuova avventura, quando crediamo fortemente in qualcosa, ci sembra naturale mantenere la perseveranza e ci sembra che niente potrebbe fermarci. Poi talvolta viene che la vita ci mette di fronte difficoltà, o ostacoli, intoppi in quei momenti facilmente vacilliamo. È proprio allora che occorre ricordarci che cosa ci ha portato lì, quali sono stati i passi che abbiamo compiuto per maturare quella decisione e per scegliere di intraprendere quel cammino.
A questo scopo, può essere utile scrivere le fasi iniziali di un progetto, non solo perché questo aiuta a definirlo, a far nascere nuove idee, a metterci di fronte ad aspetti ai quali magari non avevamo pensato, ma anche perché nei momenti di difficoltà, in cui ci sembra che vengano meno la nostra costanza, la nostra determinazione e la nostra fiducia, possiamo andare a rileggere e a riguardare quello che avevamo scritto e ritrovare così lo slancio e la forza degli inizi.

L’importanza di fare chiarezza dentro di noi e di definire i nostri desideri e i nostri obiettivi 

Per avere le idee chiare, è fondamentale uno studio preliminare: per comprendere quello che davvero desideriamo, quello che è importante per noi e che cosa siamo disposti a fare per ottenerlo. Proprio sapendo che probabilmente ci saranno periodi più in discesa e anche periodi più in salita, occorre far precedere all’avvio di un progetto una fase di analisi approfondita di noi stessi, delle nostre motivazioni, della nostra spinta, delle ragioni per cui vogliamo fare quello che vogliamo fare. Spesso crediamo di desiderare qualcosa ma, anche grazie alla meditazione, alla visualizzazione e alla mindfulness, ci accorgiamo che sono false credenze, condizionamenti della mente che ci portano a pensare determinate cose, quando invece così davvero non è. 

Trovare la reale motivazione, autentica e vera, che ci spinge a desiderare o voler ottenere qualcosa 

Armati di una buona dose di curiosità, di voglia di scoprirci, di voglia di essere noi stessi e di essere felici, interroghiamoci con onestà e sincerità, provando ad andare a fondo delle questioni. Non fermiamoci alle prime risposte superficiali e talvolta automatiche che ci sorgono nella mente, ma facciamo il gioco dei perché, quindi per ogni risposta che ci diamo, chiediamoci perché è così, come mai è importante quella determinata cosa per noi, che passaggio comporta o comporterebbe per noi realizzare quel desiderio, raggiungere quell’obiettivo, superare quel traguardo. Andrà bene qualunque cosa emergerà, ma è importante che lasciamo emergere ciò che abbiamo dentro di noi, non solo per garantirci una buona auto-realizzazione, anche per restare in linea con il nostro sentire profondo e quindi con la nostra identità autentica.

Le sostanziali differenze tra la modalità dell’essere e la modalità del fare 

In un precedente articolo abbiamo parlato di due modalità molto differenti tra di loro. Spesso ci troviamo immersi, addirittura travolti dalla modalità del fare: rincorriamo i compiti da svolgere e le attività da completare, ma non siamo nella presenza. E quindi probabilmente non siamo nemmeno nel nostro sentire, nella nostra verità personale. Quando abbracciamo la modalità dell’essere allora tutto appare più naturale, più congeniale a noi e riusciamo a far sì che le cose scorrano in maniera fluida. Per mantenere la perseveranza rispetto ai nostri obiettivi e ai nostri desideri è importantissimo coltivare la modalità dell’essere, che ci porta ad agire consapevolmente, percepire ciò che viviamo, accettare e andare incontro agli accadimenti, svolgere attività che nutrono noi e i nostri desideri e progetti, prendere un po’ di distanza dai nostri pensieri, ricordandoci che sono eventi mentali, essere nel momento presente.

Consigli pratici

Per sintetizzare, i miei consigli per mantenere la perseveranza rispetto a un proposito o a uno scopo che ci siamo prefissati sono:

  1. scriverci le motivazioni iniziali che ci hanno animato e spinto a inseguire un obiettivo e avviare un progetto;
  2. scandagliare spesso, anche in corso d’opera, le ragioni profonde che ci portano a proseguire in quella direzione, verificare se sono autentiche e se sono sempre valide e eventualmente essere disposti a modificarle;
  3. restare nella modalità dell’essere ovvero vivere il momento presente, assaporarlo, rimanere nel qui e ora, con la convinzione e la fiducia che ogni passo che compiamo oggi è un passo verso noi stessi e i nostri desideri.

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