La semplice azione di camminare è stata oggetto di studi da parte di studiosi e filosofi nel corso dei secoli. Oggi sì è giunti alla conclusione che camminare è un’attività di fondamentale importanza per salute mentale e fisica degli esseri umani Per la mindfulness, camminare rappresenta una pratica di meditazione che ti permette di mettere in connessione la mente, il corpo e il respiro. Camminare in modo mindful significa percepire il movimento del corpo, sentire ciò che è sotto i tuoi piedi, respirare consapevolmente ed essere in armonia con la realtà circostante. Passeggiare è quiete in movimento, consapevolezza in flusso. Continua a leggere
L’incessante pensare
Se c’è la luna piena alta nel cielo e siamo impegnati a pensare a qualcos’altro, la luna scompare. Ma se prestiamo attenzione alla luna il nostro incessante pensare si interrompe naturalmente; non c’è alcun bisogno di costringere o rimproverare noi stessi o di impedirci di pensare. Quando sei impegnata/o in un’attività come leggere, ascoltare la radio, guardare la TV, interagire sui social o anche quando sei in silenzio, può accadere Continua a leggere
Come migliorare l’ADHD con la mindfulness
Nel precedente articolo abbiamo iniziato a parlare delle caratteristiche di uno dei disturbi che sentiamo sempre più spesso riferito all’età evolutiva: l’ADHD. Consiste nella difficoltà persistente e importante nell’autoregolazione del comportamento, che possiamo osservare nella difficoltà di mantenere l’attenzione, il controllo motorio e le risposte impulsive. Per approfondire le manifestazioni tipiche puoi leggere questo articolo: Le parole dell’ADHD. Cosa ci dicono gli studi Molti studiosi hanno evidenziato che ci siano Continua a leggere
Esercizio di auto-compassione
Nell’articolo di Gianluca sulla compassione, abbiamo detto che spesso troviamo più facile provare compassione per gli altri che per noi stessi. Riconosciamo le loro lotte, onoriamo i loro bisogni, capiamo le loro preoccupazioni e auguriamo loro ogni bene. Ma quando si tratta di come ci sentiamo e ci trattiamo, magari proprio quando viviamo sfide simili, non estendiamo anche a noi quella stessa gentilezza. È frequente che ci giudichiamo duramente, esercitiamo Continua a leggere
Consapevolezza della rabbia
(e delle altre emozioni spiacevoli) Sviluppare la consapevolezza emotiva è il primo passo. Il secondo è migliorare la capacità di gestire le emozioni, in particolare la rabbia e le altre emozioni spiacevoli. La rabbia è una delle emozioni più impegnative e può essere distruttiva per il nostro benessere, le nostre relazioni e persino il nostro corpo. La rabbia cresce in intensità tanto più a lungo quanto la tratteniamo, quindi la Continua a leggere
Gestire l’impulso
Questa tecnica di consapevolezza è stata originariamente creata dal professor Alan Marlatt per il trattamento delle dipendenze. L’idea alla base è che gli impulsi vadano e vengano in una maniera molto simile alle onde. Quando sentiamo un impulso – che si tratti di mangiare un cibo non previsto dalla nostra dieta, arrabbiarci con qualcuno che ci ha irritato o intraprendere un’azione che sappiamo avrà un esito indesiderato – crediamo di Continua a leggere
Rilassamento e consapevolezza del corpo
I nostri corpi sono macchine straordinarie, vive e in costante movimento. In qualsiasi momento, anche quando siamo immobili, sono presenti sensazioni all’interno del corpo che possiamo sentire e che rappresentano un grande allenamento per la nostra consapevolezza. Come per la Visione consapevole, si tratta di una meditazione informale, ovvero un momento di consapevolezza di e con noi stessi, che possiamo praticare sempre e far diventare parte del nostro modo di Continua a leggere
Esercizi di presenza consapevole
Ci sono molti esercizi pratici che si possono fare per entrare maggiormente in contatto con il corpo e aumentare la presenza nel qui e ora. Nell’articolo Il corpo vive (solo) nel presente è emersa l’importanza del corpo nell’aiutarci a vivere il momento, nell’essere un punto fermo per noi, sempre e ovunque. Per facilitare una nostra maggiore presenza, è possibile “semplicemente” portare l’attenzione al corpo e alle sue sensazioni, come nell’esercizio Continua a leggere
Devi o scegli? Vuoi o puoi?
Sono sempre stata affascinata dalle parole, amo la nostra lingua anche per la sua ricchezza lessicale. Le parole che scegliamo di usare dicono molto di noi, delle nostre convinzioni più profonde o dei nostri stati d’animo passeggeri. Se ci si allena, prestare ascolto ai vocaboli utilizzati dalle altre persone (e anche da noi stessi) diventa un esercizio molto curioso, da cui possono emergere diverse informazioni interessanti. In particolare, ci sono Continua a leggere
Teoria e Pratica – 21 giorni di esercizio
Alcuni giorni fa riflettevo con un’altra persona su quanto siano strettamente collegate teoria e pratica. La teoria ci permette di andare in profondità, di scavare, analizzare. Ci permette anche di estraniarci, di osservare la realtà da una prospettiva più vasta, di formulare ipotesi, stabilire linee guida, ideali a cui restare fedeli. La pratica rende tangibile tutto questo e lo stabilizza, lo trasforma in attività reale, lo porta da una dimensione Continua a leggere