Rallentare per ritrovarsi

Rallentare per ritrovarsi

Quella eccitantissima perversione di vita: la necessità di compiere qualcosa in un tempo minore di quanto in realtà ne occorrerebbe.
(Ernest Hemingway)

Viviamo una vita con il piede sull’acceleratore.

Corriamo, prendiamo decisioni così velocemente senza nemmeno darci il tempo di elaborarle, contattare le nostre emozioni e i nostri desideri più profondi. Suoniamo il clacson appena la macchina davanti non scatta al verde, sollecitiamo i nostri bambini e ragazzi a vestirsi velocemente, a mangiare più in fretta, a prepararsi per uscire al volo.

Siamo mossi dall’imperativo “muoviti”, “subito”.

Si può vedere chiaramente
quando uno fa le cose lentamente.
Il movimento rapido crea una vita di sfocature.
(Terri Guillemets)

Ritrovarsi per conoscersi

Inconsciamente, ci siamo allenati (e ci alleniamo ogni giorno) alla velocità, viviamo una vita a ritmi di TikTok.

Eppure che cosa nasconde questa fretta?

Che cosa non vogliamo sentire e tentiamo di coprire accelerando?

Ecco che rallentare permette di ritrovarsi: nelle emozioni, nei pensieri, nel corpo e nelle sensazioni suscitate dagli avvenimenti della vita.

Rallentare permette alla consapevolezza di fare capolino e ci riporta in quella parte, per alcuni, più remota dove tutto è: noi stessi.

La pratica Mindfulness permette di migliorare le proprie esperienze emotive, sviluppare la propria visione interna del mondo. Permettendo, così, un flusso continuo di coscienza tra sé e l’esperienza.

Ode alla presenza

Associamo alla lentezza numerose immagini connotate negativamente: pigrizia, poco interesse, improduttività, scarso entusiasmo e scarsa motivazione, performance carenti.

E se invece rallentare volesse dire, maggiore presenza in ciò che facciamo?

La Mindfulness cerca di insegnare proprio questo: la reazione a uno stimolo non è più risposta automatica ma diventa mediazione grazie alla presenza e alla consapevolezza.

Passare dall’agire in modalità pilota automatico all’agire in modo consapevole, in cui c’è integrazione tra i nostri pensieri, le nostre emozioni e il nostro corpo e in cui si è attenti anche all’ambiente circostante.

Il grande vantaggio di rallentare è recuperare il tempo e la tranquillità per creare connessioni significative con le persone, con la cultura, con il lavoro, con la natura, con i nostri corpi e le nostre menti.
(Carl Honoré)

2 suggerimenti (+1) per iniziare a rallentare

  • Durante la doccia: puoi iniziare portando l’attenzione alla percezione dell’acqua sulla tua pelle, la sua temperatura a contatto con quella del tuo corpo, osserva e senti le gocce d’acqua su di te. Quali sensazioni stai provando? [Farsi la doccia in modo mindful sarà un articolo che pubblicheremo prossimamente ;-)]
  • Mangiare: una delle attività più frequenti che svolgiamo durante la giornata può offrirci molti spunti per rallentare e assaporare. Ne ha parlato in modo approfondito Maria Giovanna nel suo articolo: 5 consigli e 2 trucchi per mangiare in modo mindful.

Oggi fatti un regalo, rallenta. Puoi farlo anche subito.

Terminando la lettura dell’articolo, assaporando ogni parola di queste ultime righe.

Resta in ascolto di ciò che riecheggia in te.

Senti.

Permetti alla lentezza di farsi spazio.

Permetti alla consapevolezza di arricchire la tua vita.

Concediti di essere presente, qui e ora.

Antonella

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