La verità è che la vita è impegnativa!
Ci saranno sempre cambiamenti dirompenti, conflitti, delusioni, frustrazioni e perdite. La vita ci spingerà fuori dalla nostra zona di comfort, dovremo fare scelte difficili e a un certo punto potranno verificarsi eventi dolorosi. Faremo del nostro meglio per affrontare tutto, ma purtroppo la maggior parte di noi non riesce a gestire la vita così bene.
- Non valutiamo consciamente come procedere al meglio e creare deliberatamente circostanze migliori. Al contrario abbiamo spesso reazioni impulsive verso ciò che accade.
- Rimaniamo bloccati in risposte automatiche e abitudini negative. I nostri pensieri, le nostri emozioni e i nostri comportamenti sono impostati sul pilota automatico.
- Non siamo consapevoli del fatto che abbiamo una scelta, di ciò che succede DENTRO la nostra mente e di come i nostri pensieri rispondono allo stress della vita; se lo fossimo, avremmo eliminato gran parte della sofferenza.
Non sono le sfide della vita ciò che ci causa problemi: la maggior parte delle nostre esperienze negative sono causate dall’avere una mente non allenata. Il motivo più importante per essere più consapevoli è combattere il pensiero disfunzionale, avverso, compulsivo e le sue conseguenze: stress ed emozioni nocive. Non tentando di rendere nemica la nostra mente, ma cercando di capirla meglio, potremo ridurre al minimo lo stress e la sofferenza emotiva inutile. La consapevolezza ci aiuterà a padroneggiare la nostra mente scimmia.
Che cos’è la mente scimmia
I buddhisti chiamano mente scimmia il chiacchiericcio e la voce interna negativa presente nella nostra mente quando non siamo in uno stato di consapevolezza.
La mente scimmia è uno stato di mindlessness – mancanza di consapevolezza -, che è l’opposto di mindfulness – pienezza di consapevolezza. La buona notizia è che quando diventiamo bravi a osservare la mente scimmia, possiamo toglierle il potere di distruggere la nostra vita.
Conosciamo meglio la mente scimmia
Analizziamo le ragioni per cui pensiamo nel modo in cui pensiamo.
Bias della negatività
Ipotizziamo la situazione peggiore, che sia una questione di sopravvivenza, che un piccolo errore potrebbe costarci la vita. I nostri antenati hanno imparato a immaginare lo scenario peggiore come modo per proteggersi. Per esempio, se sentivano un fruscio tra i cespugli, la loro mente presumeva che fosse una creatura che voleva divorarli, il che stimolava il loro corpo ad andare in modalità di attacco o fuga. Anche se si sbagliavano il 99% delle volte, ne valeva la pena poiché quell’unica volta che avessero minimizzato sarebbe potuta costare loro la vita.
Pertanto, il nostro cervello, in particolare l’amigdala, si concentra sul negativo in modo da poter ridurre al minimo il dolore. È programmato per evitare tutto ciò che è doloroso e cercare ciò che porta gioia. Tutto ciò che sta nel mezzo è dimenticato. Tuttavia, nella società di oggi, dove non subiamo la costante minaccia di vita o di morte, è facile che la nostra modalità di attacco o fuga sia attivata da stress minori. Inoltre, ci rende facilmente risucchiati in quello che in psicologia è chiamato il tapis roulant edonico o adattamento edonico in cui confondiamo la felicità con la costante ricerca di cose esterne che ci facciamo sentire bene.
In altre parole, lo stress è innato: ci aspettiamo negatività ma cerchiamo di allontanarcene. Questo crea un conflitto interiore.
Rendendoci conto della nostra tendenza a pensare negativamente, possiamo scegliere un modo diverso di pensare alle situazioni, che ci ricorda che non abbiamo nulla di reale da temere – non c’è una tigre nascosta tra i cespugli – e quindi possiamo rilassarci.
Certezza del desiderio
Un altro aspetto da ricordare è che il nostro cervello è creato per cercare certezze, resistere al cambiamento, rifiutarsi di vedere le cose per quelle che sono, la nostra corteccia cerebrale si è evoluta per analizzare il nostro passato e valutare il nostro futuro. Ciò significa che anche quando il cambiamento sarà positivo per noi, continueremo a fare le stesse cose che ci trattengono, in quanto sono familiari, le conosciamo e ci fanno meno paura.
Tuttavia, una volta che siamo consapevoli di questa tendenza del nostro cervello a cercare di sabotare i cambiamenti positivi, possiamo scegliere di ignorare questo aspetto del nostro istinto e impegnarci nei cambiamenti di vita che vogliamo attuare.
Distorsione di conferma
Questo è un altro potente aspetto della nostra funzione cerebrale. La tendenza alla conferma influenza la nostra percezione nel vedere e sperimentare ciò che crediamo essere vero. In altre parole, due persone possono sperimentare le stesse cose e tuttavia avere un’esperienza completamente diversa. Pertanto, la nostra percezione di qualcosa influenza ciò che sperimentiamo e la nostra memoria di esso. Per esempio, se pensiamo che oggi sarà una brutta giornata, la nostra mente cercherà di evidenziare ogni aspetto negativo per aiutarci ad affermare che è una brutta giornata. La nostra mente ci aiuta a confermare il nostro sistema di credenze, anche quelle negative.
Questo è uno dei motivi per cui la consapevolezza è così potente, in quanto ci permette di vedere le cose per quello che sono e non attraverso la prospettiva distorta di ciò che pensiamo dovrebbero significare (e quindi essere).
Senso di appartenenza
Un ultimo aspetto importante è che abbiamo un naturale bisogno di conformarci alla società e a coloro che ci circondano poiché siamo creature sociali. Questo faceva parte del nostro meccanismo di sopravvivenza per essere integrati all’interno di un gruppo: appartenenza era sinonimo di sopravvivenza. Tuttavia, nella società di oggi, questo aspetto non fa altro che crearci preoccupazione, spingerci a confrontarci con gli altri e tentare di essere accettati, anche talvolta a costo di allontanarci dal seguire il nostro scopo e dal vivere una vita veramente in linea con noi.
Facendo attenzione alle nostre influenze e al modo in cui ci relazioniamo con le altre persone, riacquistiamo il nostro potere sulle decisioni.
Comprendere la nostra mente scimmia è essenziale per essere in grado di creare un vero cambiamento duraturo; attraverso le tecniche di consapevolezza che impariamo, saremo capaci di gestire meglio i nostri pensieri, comprendere dove spendere le nostre energie e le nostre abilità per andare nella direzione che desideriamo.

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